Il Borgo di Orta, il suo lago e l’isola di San Giulio, fondano le loro radici nella storia più antica.
La leggenda narra che San Giulio abbia lasciato al fratello Giuliano il compito di edificare a Gozzano la novantanovesima chiesa, partendo da solo alla ricerca del luogo dove edificare la centesima. Quando arrivò sulle sponde del lago e vide l’isola, decise che l’avrebbe eretta lì, ma purtroppo non trovò nessuno disposto a traghettarlo. Giulio avrebbe allora steso il suo mantello sulle acque del lago e raggiunto l’isola navigando su di esso. Una volta approdato sull’isola combatté e sconfisse draghi e serpenti che popolavano quel luogo, simbolo della superstizione pagana, cacciandoli per sempre e gettando così le fondamenta della centesima chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la basilica di San Giulio. Terra, riviera e acqua, un gioiello racchiuso tra le montagne, sempre conteso dal potere. Profumi insoliti, il continuo intrecciarsi di odori di acqua di lago, di muschi vegetali, di osmanto di cipressi, di fiori incantevoli come le ortensie, danno ad Orta una veste fiabesca.